Dopo il 7 ottobre, Teheran prova a ricostruire la deterrenza mentre il nucleare militare rientra al centro del confronto.
fine del New START riporta il nucleare al centro della competizione globale, riaprendo interrogativi su deterrenza e proliferazione.
Il processo di pace di Trump apre a un compromesso doloroso per Kiev: tra garanzie e concessioni, il rischio è una pace rapida ma fragile.
Dopo anni di ritiro internazionale e presenza Wagner, i gruppi jihadisti avanzano, minacciando la sopravvivenza dello Stato cardine del Sahel.
Leader pragmatico e favorevole al dialogo, Erhürman arriva alla presidenza in un momento di tensione nel Mediterraneo orientale ...
Le manovre per le presidenziali brasiliane del 2026 sono già iniziate: Lula torna in campo e l’opposizione cerca un candidato credibile.
Operazioni e sanzioni contro il Venezuela riaprono il dubbio sugli obiettivi di Trump: narcotraffico o cambio di regime.
Sanae Takaichi guida il Giappone in una fase di forte incertezza interna e internazionale, tra fragilità politiche e scelte decisive.
Nel ritorno della logica di potenza, l’Ue rischia la marginalità ed è chiamata a ridefinire il proprio ruolo tra sicurezza ed economia.
Il Rassemblement National cresce mentre crollano gli equilibri politici francesi. La corsa all’Eliseo del 2027 è sempre più aperta.
La Cina entra nel 2026 più resiliente del previsto, ma con nodi economici e geopolitici che mettono sotto stress commercio e leadership.
Taiwan sotto pressione: coercizione militare cinese, guerra ibrida e crescenti incertezze sul sostegno degli Stati Uniti.